(Italiano) ECOPAVE

Il progetto ECOPAVE ha lo scopo di sviluppare un nuovo modificante per gli asfalti con un sistema ad alta efficienza e sostenibilità. La formulazione del nuovo modificante include l’utilizzo di plastiche provenienti dalla raccolta differenziata dei circuiti urbani limitrofi, che attualmente sono inviate a termovalorizzazione, e di materiali a base grafenica che hanno la proprietà di allungare la vita utile del conglomerato bituminoso.  Per verificare le performance ambientali del nuovo prodotto è stato fatto uno studio quantitativo basato sullo studio del ciclo di vita (Life Cycle Assessment-LCA) ed uno studio per verificare l’eventuale rilascio di microplastiche dagli asfalti. All’interno del progetto, tramite campagne di monitoraggio su campo, vengono inoltre valutati gli impatti ambientali durante la produzione e la messa in posta degli asfalti modificati, e gli effetti ecotossicologi degli elauti derivati dai materiali innovativi.

Valutazione LCA

LCA, metodologia standardizzata dalle norme ISO 14040 & 14044, permette di definire cos’è sostenibile per l’ambiente e valutare i potenziali impatti di un sistema. Per il progetto, è stato costruito un modello rappresentativo di ogni fase del ciclo di vita della pavimentazione stradale: produzione, utilizzo e demolizione. La valutazione è stata fatta comparando il ciclo di vita di diverse pavimentazioni stradali: contenente il nuovo modificante, con modificanti già presenti sul mercato ed una pavimentazione senza l’aggiunta di alcun modificante.

La soluzione di pavimentazione studiata, basata sul riciclo di materiali plastici, mostra una potenziale mitigazione degli impatti ambientali in tutte le categorie di impatto considerate.

Valutazioni ambientali

Tra le attività del progetto ECOPAVE rivolte alla valutazione dei possibili impatti ambientali di asfalti modificati mediante nuove tecnologie a base di plastiche dure riciclate e materiali nanostrutturati (grafene), l’Università degli Studi di Milano-Bicocca (UNIMIB), in collaborazione con ENEA, ha condotto studi ambientali per il monitoraggio delle emissioni in atmosfera durante le fasi di produzione e stesura di asfalti modificati.

Le emissioni in atmosfera sono state valutate in impianto, durante la fase di produzione del conglomerato bituminoso, in cantiere, durante le fasi di carico della macchina finitrice e di stesura della pavimentazione ed infine in laboratorio per valutare anche come il processo di invecchiamento dei materiale possa influire sulle emissioni in atmosfera.

Sono inoltre state effettuate analisi chimiche, analisi spettroscopiche tramite tecnica FTIR-ATR (Spettrofotometria infrarossa in riflettanza totale attenuata) e test ecotossicologici di eluati acquosi ottenuti da conglomerati bituminosi modificati con GiPAVE, con polimeri standard o non modificati, al fine di valutare l’impatto dell’eventuale rilascio di microplastiche su organismi acquatici tramite test standard FET (OECD TG. 236).

Le fasi di studio sono state precedute da sopralluoghi dei ricercatori di UNIMIB e ENEA presso i siti di monitoraggio, da verifica delle modalità di lavoro e delle macchine operatrici con la ditta Bergamelli Srl, ref. geom. R. Lazzaroni) e da incontri del responsabile di progetto per UNIMIB, prof. P. Mantecca, con il responsabile della sicurezza di cantiere per il Comune di Bergamo, Geom. M. Iannelli. I lavori sono stati coordinati con l’Ing. F. Monti (Iterchimica Srl).